Fuori Campo
Come cambia la Juventus se torna Allegri? Formazione e cessioni
Potrebbe tornare. Max Allegri è il nome più accostato alla sua ex squadra, la Juventus, in crisi nera di risultati e idee. La Vecchia Signora è in seria difficoltà: nella prima stagione di Pirlo in panchina non è stata mai seriamente in corsa per lo Scudetto, anzi ora rischia grosso.
La lotta Champions League si sta facendo serrata, e la Juventus rischia di perdere troppi punti a 5 giornate dalla fine del campionato. Cristiano Ronaldo è a secco da 4 partite, il pareggio contro la Fiorentina ha mostrato una serie di limiti e problematiche del gruppo bianconero. Le altre corrono: la Lazio con la vittoria contro il Milan è ritornata con forza in lotta per il quarto posto, proponendosi come possibile outsider in un gruppo di concorrenti già serrato.
Il Napoli sembra aver preso confidenza con la vittoria negli scontri diretti, l'Atalanta dà l'impressione di correre su altri ritmi, infine proprio i rossoneri non possono permettersi di perdere il treno Champions League, in una stagione in cui sono stati addirittura in corsa per lo Scudetto. E la Juventus? In casa bianconera ci si interroga sul futuro: Pirlo sarà ancora sulla panchina della Juventus? E perché proprio Allegri in pole per sostituirlo?
Come giocherebbe la Juventus di Max Allegri
Allegri tornerebbe alla Juventus quasi da salvatore della patria: dopo due esperienze scialbe, e il tramonto prima del mito del bel gioco (spesso contrapposto alle vittorie solide ma spesso avare di emozioni del nostro) con Sarri e poi alla new wave di Andrea Pirlo, la carica dei quarantenni sfumata in una coltre triste e senza risultati.
Allegri con la Juve ha vinto 5 Scudetti di fila (il sesto personale) stabilendo in quest'ultimo caso un nuovo primato nella storia del calcio italiano. Ha portato a casa 11 trofei conquistati in 5 stagioni. Si trova sul podio degli allenatori più vincenti nella storia del club, dietro a Lippi (13) e Trapattoni (14). Un cammino epico che potrebbe riprendere a breve.
53 anni, Allegri con la Juventus ha alternato vari moduli, non ne ha uno preferito. Di certo la sua Juve gioca a 4 dietro, a centrocampo si passa dal 4-3-3 al 4-4-2. La forza del suo 11 si basa su centrocampisti di altissima qualità e giocatori molti estrosi davanti. Un calcio pratico, concreto, tambureggiante, con pochi gol subiti e mentalità vincente.
I giocatori-chiave sotto Allegri
Allegri è noto per cercare di inserire con calma i giovani, gli preferisce spesso giocatori più rodati, in grado di garantire un rendimento importante. Con Allegri la difesa ha vissuto - dopo Conte - un periodo dorato: ha puntato spesso su Bonucci (il giocatore più utilizzato con 187 presenze), Chiellini (184 presenze) e ovviamente Gigi Buffon (168 apparizioni). Sono loro lo zoccolo duro della sua gestione.
Dietro di loro Paulo Dybala: nota molto interessante anche in ottica mercato, le 182 presenze potrebbero convincere l'argentino a rimanere alla Juve, in vista di un nuovo ciclo di successi da protagonista. La stessa permanenza di Cristiano Ronaldo potrebbe essere più salda: il portoghese ha affrontato Allegri da avversario, vorrebbe vincere gli ultimi trofei in carriera con la maglia della Juventus.
Allegri alla Juventus, le possibili polemiche
Chiaramente l'arrivo di Allegri alla Juve sarebbe un passo indietro per Andrea Agnelli. La sua leadership a Torino non è mai stata così offuscata: la figuraccia rimediata con la Superlega l'ha portato sul banco degli imputato, la Uefa e Ceferin meditano vendetta e potrebbero arrivare perfino squalifiche o penalizzazioni clamorose.
Di fatto sarebbe un ritorno al passato che potrebbe essere anche visto come un passo indietro rispetto ad una certa idea di calcio propositivo e più europeo che aveva portato al suo allontanamento. Gli scarsi risultati ottenuti sono figli degli allenatori arrivati o degli errori/scelte obbligate della società? Difficile dirlo, un suo ritorno potrebbe schiarire le idee in tal senso.