
Moviola Lazio-Milan: Orsato la combina grossa su Leiva?
Orsato nella bufera: convalida il secondo gol di Correa che annichilisce le speranze di rimonta del Milan. Peccato che ad inizio azione Leiva abbia tocca duro Calhanoglu, l'addetto al VAR abbia richiamato l'arbitro di Schio, che non è tornato indietro sulla sua iniziale decisione di convalidare il gol.
Ed è subito polemica: nel post-partita a Sky Ambrosini prima, l'allenatore del Milan poi hanno condannato la gestione di Orsato dell'episodio incriminato: il replay mostra chiaramente il tocco di Lucas Leiva sul centrocampista del Milan.
La linea di Orsato è stata chiara: ha subito indicato il pallone, come se Leiva avesse preso la sfera. In realtà è Calhanoglu a sfiorarla con la suola, Leiva tocca solo l'avversario. Convalida la rete, le insistenze dei suoi collaboratori lo richiamano al VAR. Non torna indietro sui suoi passi, e la Lazio va sul 2-0, prima di chiuderla con la rete di Ciro Immobile.
Moviola Lazio-Milan: il gol convalidato da Orsato
La dinamica dell'azione è chiara, molto chiara: Orsato è vicinissimo, vede il contrasto - falloso - tra Leiva e Calhanoglu, decide di non intervenire. Senza che il pallone vada mai fuori, la Lazio riparte in contropiede, assist delizioso di Luis Alberto per Correa, che punta Tomori, si invola verso la porta, lascia sul posto il difensore di proprietà Chelsea e trafigge Donnarumma sul primo palo.
Quali possono essere le ragioni dietro il mancato fischio di Orsato in presa diretta? La gestualità dell'arbitro è molto chiara: indica il pallone, come detto. Dunque è convinto di aver visto bene, e che Calhanoglu abbia accentuato un contrasto non falloso sulla palla. Un'entrata ruvida magari, ma regolare. In realtà il replay mostra l'entrata ruvida sì, ma anche il fatto che Leiva il pallone non lo tocca.
Un'altra possibile giustificazione potrebbe rientrare in tutto il suo metro di giudizio durante la partita Lazio-Milan: Orsato ha lasciato correre su molti falli di lieve entità, dall'inizio alla fine del match. In generale, è stata una direzione di gara poco spezzettata dai fischi arbitrali: quella che viene chiamata nella vulgata "all'inglese".
Perché Orsato non annulla il gol di Correa contro il Milan?
Orsato convalida la rete, a quel punto viene richiamato (un po' controvoglia sembra, ma andiamo un po' ad interpretare la sua mimica facciale) al VAR. Allo schermo controlla di nuovo il tocco di Leiva. Al di là del pallone o meno, il fallo è piuttosto chiaro dalle immagini. Abbiamo due opzioni inside Orsato: la prima è che abbia comunque ritenuto che l'entità dell'impatto sia stata minima (e quindi che Calhanoglu abbia enfatizzato troppo la caduta). Sull'entità dell'impatto in realtà può deciderla solo l'arbitro in presa diretta, il VAR non può in alcun modo aiutarlo in questo.
A proposito del VAR: anche il richiamare Orsato fino a poche settimane fa sarebbe stato impensabile. L'esperto arbitro è in totale controllo dell'azione, è molto vicino, vede benissimo l'episodio. Non ci sono i margini per definirlo un "chiaro ed evidente errore"? Orsato vede una dinamica che non esiste, ma il VAR lo sa? Secondo le ultime direttive di Rizzoli, l'utilizzo del VAR è stato un po' ampliato, dunque anche in questa fattispecie ci sta il richiamo del VAR.
L'altra questione è caratteriale: Orsato è un arbitro carismatico e di carattere. L'interpretazione dell'ex arbitro Luca Marelli è chiara: il direttore di gara si è lasciato trascinare dalle sue convinzioni e dalla sua grande esperienza. In questo caso si sarebbe dunque intestardito sulla sua posizione, senza tener conto praticamente delle immagini appena viste.
L'altro episodio: il gol annullato a Lazzari
Nel primo tempo ci sono altri due gialli mancanti al Milan (nei primi minuti, prima Kessié e poi Tomori), un rigore richiesto da Luis Alberto per un fallo di mano (che c'è, ma troppo vicino) e l'episodio del fuorigioco di Lazzari. L'esterno viene lanciato a rete, segna (il secondo gol del match) ma è in fuorigioco. La rete viene annullata dal VAR: è oltre la linea veramente di pochissimi centimetri.