Il Napoli elimina la Lazio dalla Coppa Italia e passa in semifinale grazie al gol di Insigne, dopo appena 2 minuti di gioco. Il match del San Paolo – 30mila presenti – è stato caratterizzato da colpi di scena, pali, gol in fuorigioco e condito da 2 espulsioni e un arbitraggio non del tutto all’altezza. Gattuso ritrova una squadra arrabbiata e disposta a sacrificarsi, Inzaghi recrimina parecchio per il rosso a Leiva e un po’ di sfortuna in alcuni episodi-chiave del match. La partita è andata secondo pronostico, con un surplus inatteso di palpitazioni. Abbiamo selezionato 3 momenti che i presenti ricorderanno a lungo. 

 

Il rigore di Immobile e in generale la sua sfortunata serata

Ciro Immobile di Torre Annunziata con gli amici d’infanzia certamente ricorderà amaramente la serata del San Paolo. Ha avuto l’occasione dal dischetto di riporta in parità la Lazio. Caicedo è stato steso in area da Hysaj con un colpo di judo, e mister 23 gol in 19 partite di campionato dal dischetto non doveva far altro che battere Ospina (proprio lui, che gli aveva regalato la rete all’Olimpico, qualche giorno fa). Nulla da fare: l’attaccante della Lazio riesce nell’improbabile impresa di calciarsi il pallone addosso, mandandolo sopra la traversa. In realtà va anche a segno nella ripresa, sorprendendo il portiere del Napoli con un super tiro al volo. Anche in questo caso sfortunato: era in fuorigioco.

 

Insigne che recupera da terzino dopo aver siglato il gol decisivo

Insigne a Napoli rappresenta tanto: capitano, goleador, scugnizzo. In questo momento ad alta tensione in casa azzurra si carica sulle spalle malumori, rabbia e tutto il resto e porta i suoi in semifinale.  Con una prestazione tenace, da vero leader: rincorre Lazzari spesso e volentieri per tutta la fascia, andando a raddoppiare in posizione di terzino vero e proprio. Si riconcilia con il San Paolo:  dopo una chiusura particolarmente azzeccata cerca il sostegno del suo pubblico con un gesto e lo trova. Il rapporto con la tifoseria napoletana non è stato sempre piacevole, ma in questo caso viene apprezzato lo sforzo. 

 

Rossi, pali e altri episodi da batticuore 

Un altro che non ricorderà con particolare piacere la serata del San Paolo sarà l’arbitro Massa. Spesso fuori posizione, bravo sul fallo di mano di Acerbi, un po’ meno lesto nel comminare il secondo giallo su Hysaj, già  ammonito, per un brutto fallo su Immobile. Perde il polso di una partita ad alta tensione quasi subito – dopo 10 minuti già una mezza rissa a centrocampo – e si fa mandare a quel paese da Leiva per un giallo totalmente no-sense (il brasiliano prende il pallone ma perde la testa). Lo butta fuori, poi amministra un po’ nel secondo tempo, ma l’impressione resta: una serata non bellissima per lui. Non va meglio a chi avrebbe voluto un po’ di relax: tra pali – due Lazio e uno di Milik – gol in fuorigioco – due Lazio di Immobile e Acerbi – le palpitazioni non sono mancate. Camomilla obbligatoria, al triplice fischio.