Il mondo del calcio fa fronte all’emergenza coronavirus: si stanno pensando diverse soluzioni per portare a termine la stagione e anche per il calciomercato, ma nel frattempo le società devono anche fare i conti con… i conti. Le entrate sono ferme, come lo è tutto il sistema calcio. E quindi i calciatori, pur restando a casa, virtualmente scendono in campo: quelli della Juventus hanno deciso di tagliarsi lo stipendio.

 

Juventus, i giocatori danno l’ok al taglio degli stipendi

Capitan Chiellini è il “capo” di questa iniziativa, lo seguono subito BuffonBonucci e Cristiano Ronaldo: il senato si è riunito a distanza (con chiamate e videocall) e ha dato il suo ok al taglio degli stipendi, per aiutare la Juventus e per dare un segnale anche a tutto il calcio. A riportarlo è Tuttosport, che sottolinea come questa sia una decisione importante, di responsabilità, che è stata appoggiata anche dal resto del gruppo (anche se ancora devono essere contattati tutti).

La scelta è quella di rinunciare a una parte dello stipendio annuale, forse di un mese e mezzo di ingaggio. E di farlo in maniera proporzionale: chi prende di più paga di più, un principio che aveva espresso anche Malagò. Ovviamente tutti guardano Cristiano Ronaldo: il campione portoghese rinuncerebbe in questo modo a 3.8 milioni netti. E questo non è l’unico bel gesto dell’ex Real Madrid, che insieme al suo agente Jorge Mendes aveva già donato un milione di euro a due ospedali in Portogallo per combattere l’emergenza sanitaria.

 

Juventus, zero entrate al momento: senza partite niente incassi da stadio

Il monte ingaggi della Juventus arriva fino a 250 milioni, un eventuale taglio degli ingaggi aiuterebbe non poco le casse del club. Come accennato, adesso è tutto fermo, e senza partite la Juventus (così come le altre società) deve rinunciare alle entrate che arrivano dalla massiccia presenza dei tifosi bianconeri allo Stadium. Si guarda quindi al finale di stagione, nella speranza che tutto tornerà alla normalità il prima possibile. Solo quando l’emergenza sarà rientrata gli stadi potranno riaprire e il calcio, tutto, potrà ripartire.