La Formula 1 si sposta sempre più in avanti. L’inizio delle gare diventa sempre più lontano, man mano che il Coronavirus si diffonde per il mondo. La pandemia ha già cancellato il Gp di Australia, rinviato quelli del Bahrein (in programma il 22 marzo) e del Vietnam (5 aprile). Vanno verso lo slittamento i gp di Spagna e Olanda (che forse si potrebbero disputare ad agosto). La situazione rischia di sfuggire di mano: i piloti erano pronti al via, ma tutti concordano sull’impossibilità di accendere i motori in un momento così rischioso per la salute di tutti. 

 

Formula 1, possibili scenari e ultime notizie

Si discute molto del gp di Montecarlo, considerato quasi sacro ma molto a rischio: il lockdown di Francia e Italia non è un buon segnale. Senza contare che la maggior parte degli operai che stanno o dovrebbero lavorare all’installazione del circuito sono italiani, il che pone seri problemi di sicurezza. Per ora è aperta la biglietteria online, le vendite vanno bene, alcuni settori sono già esauriti, ma l’allerta è altissima. 

 

Se dovesse saltare Montecarlo, l’avvio del Mondiale slitterebbe direttamente a Baku, il weekend successivo (7 giugno), ma di questi tempi il condizionale è obbligatorio. Anche perché il paese ospitante non è così sereno: il governo dell’Azerbaigian ha infatti cancellato i visti elettronici già emessi per quelle date. Le autorità intendono seguire l’evoluzione del contagio in Europa: i paesi più colpiti fino ad ora sono Germania e Italia, i più rappresentati in Formula 1 sia a livello di scuderie sia a livello di addetti ai lavori. Ad oggi anche Baku potrebbe essere considerata a rischio, a meno di contenimento efficace del virus, magari grazie al caldo (anche se non ci sono prove scientifiche in tal senso). 

 

Formula 1, le ultime proposte

L’idea più solida sembra quella di spostare Spagna e Olanda in estate, sempre sperando come sopra in un miglioramento della situazione. Addio pausa estiva: nelle tre settimane solitamente di stop dall’attività, tra Ungheria e GP del Belgio, logisticamente potrebbero essere utilizzate dalle scuderie per recuperare i gp perduti. Una sfida importante, in un momento emergenziale per tutto lo sport: probabilmente si andrà verso questa soluzione, che è la stessa proposta da molte leghe nel calcio, ad esempio. 

Non solo: oltre a sfruttare i week end della pausa estiva, le giornate in pista potrebbero essere ridotte a 2. In questo modo, a livello di tempistiche, si potrebbero gestire meglio tanti gran premi in pochi giorni. Da più parti arriva un richiamo alla flessibilità: viene sottolineato dai protagonisti, e dai vertici della Formula 1, che per evitare disastri economici bisognerà necessariamente fare dei sacrifici e delle rinunce. Da parte di tutti, piloti e team di Formula 1 compresi.