
Coronavirus, cosa fanno i giocatori di calcio in isolamento?
Il calcio, non solo italiano, è fermo: il Coronavirus ha bloccato tutto, l’emergenza e il numero dei positivi in costante aumento hanno di fatto fermato lo sport in quasi tutta Europa. Il calcio non fa eccezione, la Serie A, dopo alcuni tentennamenti, alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca e rimandare tutto almeno al 3 aprile. Con il forte timore di un ulteriore rinvio, a causa dell’aggravarsi di un possibile picco di epidemia ancora lontano.
Cosa fanno i calciatori della Serie A ai tempi del Coronavirus
Tutti i giocatori della Serie A hanno preso molto seriamente l’epidemia: chiusi in casa con le loro famiglie, intanto si stanno allenando. Sono in molti a postare video delle training-session, con un programma personalizzato stilato dalle varie società, per provare a mantenere in tiro forma fisica e massa muscolare. Caicedo, attaccante della Lazio, ha scelto di allenarsi con la figlia, ad esempio:
Sempre in casa Lazio, Luis Alberto è rimasto a Roma, mentre la famiglia si trova in Spagna, a Siviglia: per ovviare a stop di voli o eventuali riprese del campionato, le società hanno consigliato ai giocatori di rimanere a casa, in Italia:
In casa Juventus gli allenamenti sono variegati: chi dribbla il cagnolino (Douglas Costa) e chi invece si ‘allena’ in cucina, come fa la stella bianconera Dybala:
Molti giocatori sono stati impegnati in challenge di solidarietà, per lanciare campagne fondi a favore di ospedali o fondazioni mediche, in questo momento di intenso stress e difficoltà per la sanità italiana, costretta al massimo sforzo per sostenere e aiutare i contagiati del Covid-19. Immobile, ad esempio, ha raccolto la sfida di “Che fatica la vita da bomber”, per promuovere la loro raccolta fondi ha palleggiato con qualcosa trovato in casa. Un peluche, nello specifico:
Il giallorosso Dzeko ha lanciato una raccolta fondi in favore dello “Spallanzani”, ospedale in prima linea a Roma nella cura dei malati e nella somministrazione di tamponi ai sospetti sintomatici. Molte società, come il Milan, sostengono gli sforzi degli italiani e promuovono uno dei mantra di questi giorni: io resto a casa.
L’Inter, per quanto riguarda le donazioni, è in prima linea. La proprietà cinese, con il rampollo Zhang in prima linea, si sta distinguendo per l’entità delle donazioni e gli sforzi per aiutare sanità e ricerca in Italia: