
Coronavirus, i campionati esteri: che succede in Liga, Premier e Ligue 1?
Il Coronavirus ha fermato il calcio in quasi tutto il mondo. I maggiori campionati hanno chiuso i battenti, a tempo indeterminato. Non ci sono date, non si sa effettivamente quando potranno continuare a giocare. In Premier League, Ligue 1 e Liga si fa la conta di tamponi e positivi: quali sono le soluzioni che stanno pensando o attuando per salvare il calcio nazionale?
Calcio, gli altri campionati europei che fanno?
Premier League – Dopo la sospensione del 13 marzo fino al 30 aprile in Premier si discute come riprendere il campionato, e quando. Il sindacato dei calciatori ha chiesto un incontro con i vertici del calcio inglese per parlare dell’eventuale taglio degli stipendi. Il dg del sindacato dei calciatori, Barnes, è stato chiaro: “Viste le circostanze, meccanismi come la riduzione degli stipendi è qualcosa che può essere messo sul tavolo, ma bisogna parlarne”. Il Watford, tra le tante iniziative, ha offerto lo stadio e tutti gli uffici annessi al National Health Service, per combattere il Coronavirus.
Ligue 1 – Anche in Francia la lotta al Coronavirus ha fermato il calcio. Molti medici di club hanno abbandonato il loro lavoro presso le società di calcio per andare in prima linea, negli ospedali, a combattere il contagio. Il Psg è stato l’ultimo club a mettere formalmente il personale del club in cassa integrazione (ovviamente secondo la legislazione francese). Al Khelaifi si è anche detto disponibile a parlare con i giocatori di un’eventuale riduzione dello stipendio. I giocatori del club di Parigi si sono anche offerti come uomini-immagine per aiutare informazione e prevenzione contro il Coronavirus.
Liga – In Spagna è caldo il tema della riduzione degli stipendi: nel bilancio di alcuni club, come il Barcellona, la voce retribuzioni del personale occupa il 53% dei passivi. Una delegazione dei giocatori, visto il momento di emergenza, ha chiesto di incontrare il presidente Bartomeu per ridursi l’ingaggio e contribuire alla salute economica del club. I giocatori blaugrana sono sotto costante controllo medico. Il Valencia, che potrebbe involontariamente aver accelerato il contagio dopo la partita contro l’Atalanta, donerà alla Generalitat materiale sanitario, soprattutto in protezione dei medici. In casa Villarreal il club ha aiutato i giocatori ad installare quasi delle mini-palestre, per evitargli eccessivi cali di forma fisica. Anche se i media spagnoli sottolineano come, dopo la terza settimana, gli allenamenti individuali potrebbero non bastare. Nelle serie minori è già caos legale: alcuni club hanno proposto accordi economici ai giocatori per provare a sostenere l’impatto del virus senza avvisare i sindacati.