Di nuovo furiosa polemica sulla Juventus e su Cristiano Ronaldo. Il club bianconero sta vivendo un momento complicato: 3 giocatori positivi al Coronavirus, e molte tensioni. La partenza di Higuain, la confusione sulle date del tampone fatto a Rugani, gli scontri a viso aperto con Claudio Lotito: Agnelli e i suoi spesso finiscono in prima pagina sui giornali. E stavolta tocca al giocatore più rappresentativo del club bianconero: Cristiano Ronaldo. 

 

La polemica contro Cristiano Ronaldo

 

L’attaccante della Juventus si è rifugiato nella sua Madeira: la mamma, a cui è molto legato, ha avuto un ictus, e l’attaccante ha sfruttato un giorno di ferie per raggiungerla e stare al suo fianco, poco prima del lockdown. In questo modo è sfuggito alle polemiche hanno travolto Higuain e i 4 compagni che hanno deciso di lasciare l’Italia appena ricevuti i risultati del tampone. 

 

Ad aizzare la polemica contro Cristiano Ronaldo ci pensa l’ex presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, che bacchetta il portoghese: “Ronaldo è andato via per la mamma ma poi si mostra a prendere il sole in una mega piscina. Fatta la concessione a Ronaldo, la situazione è degenerata. Non andava fatto, sarebbero dovuti restare tutti in quarantena”. 

 

Cosa sta facendo Cristiano Ronaldo

 

Al di là delle polemiche, il portoghese si allena, spesso viene accostato a fake news (ad es. quella dei suoi hotel usati come ospedali), ma rimane sulla cresta dell’onda mediatica. Sta seguendo un allenamento personalizzato, con la Continassa chiusa gli atleti devono cercare di mantenersi in forma. In uno scatto sui social, CR7 si mostra a torso nudo, con tutta la sua famiglia: “Continuiamo con la lotta, a casa, in famiglia e mantenendo attivi corpo e mente” scrive la sorella Katia Aveiro. Di recente il portoghese ha donato 1 milione di euro agli ospedali di Lisbona e Porto, in patria. 

 

Il presidente dell’ospedale, Daniel Ferro, racconta: “Siamo stati contattati da Jorge Mendes, che si è offerto volontario con Cristiano Ronaldo per finanziare due unità di terapia intensiva per pazienti critici affetti da COVID-19. Ci sono ventilatori, monitor, pompe per infusione, letti e tutte le apparecchiature necessarie per fornire assistenza a un paziente contagiato”. Molto simile il discorso per l’ospedale Santo António di Porto: “consentirà l’apertura di 15 letti di terapia intensiva, completamente equipaggiati con ventilatori, monitor e altre attrezzature”.