
Olimpiadi Giappone 2021: le nuove date e la vicenda del nome
Le Olimpiadi in Giappone alla fine hanno piegato la testa di fronte all’emergenza Coronavirus: slittano al 2021. La notizia è stata ufficialmente annunciata da una nota del CIO. Dopo iniziali tentennamenti, e dopo una conference call tra il primo ministro Shinzo Abe e il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach a cui hanno partecipato il governatore di Tokyo Yuriko Koike, il presidente del comitato organizzatore Yoshiro Mori, il ministro giapponese dei Giochi Olimpici Seiko Hashimoto,alla fine è arrivato l’annuncio del governo nipponico: “I Giochi non si terranno in estate ma nel 2021”. Con una piccola curiosità sul nome: l’edizione si chiamerà comunque Tokyo 2020. Un modo per evitare di perdere del tutto l’investimento fatto sul merchandising e sul marchio.
La fiamma olimpica non si accenderà dunque il 24 luglio. L’operazione rinvio è arrivata anche per le pressioni dei vari comitati olimpici, come quello statunitense: tutti chiedevano il rinvio al 2021. La soluzione migliore, anche per salvare l’immenso giro di budget e investimenti. Il programma previsto rimarrà dunque lo stesso: verranno probabilmente congelate le qualificazioni già ottenute. Per il CIO si tratta del primo rinvio dell’era moderna: inizialmente si era pensato ad uno slittamento a ottobre-novembre. Rimanere nel 2020 avrebbe consentito di rispettare contratti e commesse, tra cui la cessione delle abitazioni del Villaggio Olimpico a privati, con acquisti da milioni di euro.
Olimpiadi rinviate, le reazioni
La notizia ha fatto immediatamente il giro del web, scatenando reazioni compatte. Federica Pellegrini, che avrebbe lasciato il nuoto proprio alla fine di queste Olimpiadi, quasi non ci crede: “Mi sento come su due binari paralleli. Devo nuotare un altro anno, è pazzesco. Sembra una barzelletta, non so se è destino o soltanto una coincidenza, ma pare proprio non possa smettere di nuotare. Certo, avrei preferito gareggiare questa estate, ma visto quello che sta succedendo nel mondo sono d’accordo con la decisione. Speriamo il fisico tenga botta un altro anno”. Qualificazioni a rischio, allenamenti difficili da attuare, il quadro generale ha remato contro le Olimpiadi: “Saremmo arrivati poco allenati all’Olimpiade”, conclude l’atleta azzurra.
La prende con grande ironia Alex Zanardi: “La notizia mi taglia le gambe”, dice a Radio24. “Mi ero già qualificato per Tokyo e l’anno prossimo, alla soglia dei 54 anni, sarà più complicato. Ma chi se ne frega, mi farò trovare pronto, comprendo la decisione”.
Per molti atleti, come la Pellegrini, doveva essere l’ultima Olimpiade. La salute prima di tutto, ma la deadline cambia gli scenari: “Egoisticamente, dal mio punto di vista, speravo che si facesse entro l’anno” dice l’esperta tuffatrice Tania Cagnotto, “non credo che tra 12 mesi riuscirò a partecipare. Ma ovviamente condivido questa decisione che è per il bene di tutti”.