
Che fine ha fatto Shevchenko del Milan?
I suoi gol sono ancora negli occhi dei tifosi rossoneri, i suoi successi sono testimoniati da medaglie e coppe in bacheca: Andriy Shevchenko è stato uno dei più grandi attaccanti della storia del Milan e della Serie A in generale. L’attaccante ucraino ha scritto pagine indelebili di sport e ha vinto quasi tutto con la maglia rossonera. Ma dopo essersi ritirato dal calcio giocato, quale strada ha intrapreso l’ex Pallone d’Oro?
Che fine ha fatto Shevchenko? Dalla politica al calcio, passando per golf e… DAZN
Sheva ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2012, e subito dopo ha deciso di candidarsi alle elezioni politiche in Ucraina: l’ex Milan è “sceso in campo” con i socialdemocratici, ma il suo partito ha ottenuto meno dell’1,6% e non ha superato la soglia di sbarramento del 5%. Nel novembre del 2012 gli è stata offerta la panchina dell’Ucraina come CT, ma lui ha rifiutato: non si sentiva all’altezza, in quel momento. Ecco allora che Shevchenko si reinventa giocatore di golf: partecipa anche alla Kharkov Superior Cup, ma il richiamo del calcio è troppo forte.
Nel febbraio del 2016 ritorna in Nazionale ed entra a far parte dello staff tecnico di Fomenko, poi nel luglio dello stesso anno (post Europei) diventa CT della Nazionale e chiama con sé anche Mauro Tassotti. Attualmente è ancora alla guida della Nazionale ucraina, con la quale si è qualificato ai prossimi Europei (che ormai si terranno nel 2021). Da segnalare anche il suo ingresso in DAZN nel 2018, piattaforma per la quale ha svolto il ruolo di opinionista.
Le recenti dichiarazioni di Shevchenko, che ha ricordato il suo Milan
Di recente Sheva è tornato anche a parlare del suo vecchio Milan, in un’intervista rilasciata proprio ai canali ufficiali rossoneri. La trovate qui:
Tra le varie cose, l’ex rossonero ha parlato del suo ricordo più bello, il Pallone d’Oro: “Lo inseguivo da tanto tempo e penso di essermelo meritato. Fu una grande emozione sollevarlo a San Siro davanti a tutti quei tifosi, prima di Milan-Lecce. Non lo dimenticherò mai, sarò sempre grato a Milano e all’Italia”.