Il dott. Giovanni Rezza è il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’ISS e componente del Comitato tecnico-scientifico che sta affiancando il Governo di Conte nella crisi sanitaria causata dal Coronavirus. 

 

Nelle ultime ore è finito nella bufera per una battuta relativa al campionato di calcio di Serie A: “Se dovessi dare un parere tecnico non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d’accordo. Poi sarà la politica a decidere. Il calcio è uno sport che implica un contatto e quindi un certo rischio di trasmissione”. Ha poi chiuso con una battuta: “Da romanista manderei tutto a monte”. Le parole di Rezza hanno scatenato immediatamente l’ira e la reazione furiosa della Lazio, da sempre una delle società in prima linea per la ripresa del campionato di Serie A. 

 

Chi è Giovanni Rezza?

Giovanni Rezza è nato a Roma nel ‘54, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma La Sapienza nel 1978, si è specializzato in Igiene e Medicina Preventiva nel 1982 e in Malattie Infettive nel 1986. Dal 1991 è Dirigente di Ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità di Roma (ISS),  presso il quale è dal 2009 Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate. 

 

Il dottor Rezza è in particolare esperto di HIV e di malattie infettive emergenti come West Nile, Chikungunya, febbre emorragica Congo-Crimea e febbre Q. Lavora a stretto contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in prima linea nella lotta al Coronavirus sin dall’inizio dell’epidemia, in Cina. 

 

Ha pubblicato oltre 400 articoli scientifici su riviste prestigiose, ed in generale in questi giorni viene spesso intervistato ed interpellato dai maggiori giornali o organi di stampa. Da sottolineare come sieda al tavolo della Protezione Civile nella quotidiana conferenza stampa delle 18, consueto punto per cercare di tracciare un bilancio sull’epidemia. 

 

Conosce bene in generale i meccanismi della carta stampata, ha anche scritto articoli divulgativi per il quotidiano il Messaggero, parla un ottimo inglese e un discreto francese, conoscenza maturata anche in Africa, dove ha condotto diversi studi sull’HIV e altre malattie infettive: è stato Responsabile Scientifico di un progetto della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero Affari Esteri a Yaoundé (Camerun) dal titolo “Assistenza al Centro Internazionale Chantal Biya per la ricerca sulla Prevenzione e Presa in Carico dei Pazienti HIV/AIDS”- (2008-2009).  Tra le altre collaborazioni e docenze accademiche è anche membro del Comitato Etico dell’IRCCS “L. Spallanzani”, ospedale romano che ha ricoverato i primi pazienti affetti da Coronavirus, una coppia cinese in vacanza in Italia.