
Inizio Tour de France: nuove date, ipotesi, spostamenti
Quando inizia il Tour de France? Premessa necessaria: il presidente Macron, che a metà maggio ha fissato la riapertura di scuole ed altre industrie in Francia, ha invece vietato qualsiasi evento di massa fino a metà luglio.
Di fatto ha fatto slittare, con certezza, il Tour De France: era in programma dal 27 giugno al 19 luglio, ma queste date erano già saltate. L’Uci, la federazione mondiale del ciclismo, aveva bloccato tutta l’attività sino al primo giugno, di fatto impedendo una corretta preparazione per accedere ad una delle più grandi e prestigiose corse ciclistiche del mondo.
Tour De France, quando inizia?
Il Tour de France è il terzo evento sportivo mondiale, e si svolge in Francia quando in realtà la nazione è in ferie. Non si pensa dunque di effettuarlo a porte chiuse, o con limitazioni speciali, ma slitteranno le date. Dopo le recenti riunioni, raccontate anche da La Gazzetta dello Sport, l’intenzione principale sembrerebbe quella di partire sabato 25 luglio per chiudersi il 16 agosto.
Ad oggi sembra un’ipotesi ancora realistica e percorribile, ma si potrebbe anche decidere di slittare in avanti. A quel punto si potrebbe pensare di correre il Tour ad agosto dall’1 al 23. Il rinvio dell’Olimpiade di Tokyo al 2021 libera di fatto molte date estive, aiutando gli organizzatori a scegliere con maggior libertà quando e come far partire la corsa.
I contro del ciclismo rispetto agli altri sport
Il problema, più che il Tour in sé, riguarda le condizioni generali ed economiche del ciclismo come sport. Molte squadre hanno tagliato gli stipendi dei corridori, alcuni team in Francia e Italia hanno fatto ricorso alla cassa integrazione, e sono in grandi difficoltà economica. Sono in atto trattative con gli sponsor, e in generale si cerca di capire se sia lecito o meno continuare l’attività ciclistica, soprattutto per quanto riguarda i team provenienti da paesi duramente colpiti dal Coronavirus.
Al contrario del calcio, la messa in sicurezza delle gare di ciclismo potrebbe essere più complicata. Non è uno sport di contatto, dunque il pericolo di diffusione del Coronavirus tra sportivi potrebbe essere minore, ma di fatto sarebbe impossibile correre a porte chiuse. Per agire in totale sicurezza la parte logistica potrebbe essere messa a dura prova: anche solo tutta la macchina organizzativa dovrebbe subire drastici interventi e modifiche.