Non ci sono date per la ripresa del campionato di Serie A. Non ci sono certezze, non c’è ancora un calendario della ripresa vero e proprio. Il Premier Conte ha fissato la fine del lockdown al 3 maggio, subito dopo bisognerà capire se ci sono le condizioni per tornare a giocare. A fine aprile i calciatori di Serie A si sottoporranno ai test previsti dal protocollo del comitato medico scientifico della Federcalcio. Poi si deciderà il da farsi, sperando che il contagio da Coronavirus perda la sua forza.

La Serie A aspetta, uno dopo l’altro gli sport stanno chiudendo i battenti. Il CIO olimpico di Tokio, che ha già spostato al 2021 le Olimpiadi, sta addirittura riflettendo se ci siano davvero le condizioni per effettuarle, nonostante lo slittamento di 1 anno intero. La situazione è complicata, una la certezza: senza una data di ripresa, la Serie A rischia il collasso.

 

Serie A, il nuovo calendario, date e ipotesi

Dal 4 maggio la Serie A potrebbe mettere in campo una serie di misure rigorose per tornare a giocare. Una ripresa lenta, fitta di controlli incrociati. Presumibilmente ci potrebbero volere almeno 2-3 settimane di ricondizionamento atletico per aiutare i calciatori a tornare in forma. Il weekend del 30-31 maggio potrebbe essere l’ultima data possibile per riprendere e riuscire a giocare tutte le partite in tempo, entro luglio. Altrimenti si rischia seriamente di non avere tempo a disposizione. Se si riuscisse a riprendere una settimana prima, meglio ancora. 

 

Serie A dal 4 maggio? Le reazioni

A stretto giro, dopo le dichiarazioni di Conte, sono arrivate quelle di Infantino, n.1 della Fifa: “Nessuna partita, nessuna competizione, vale il rischio di una sola vita umana. Tutti nel mondo dovrebbero averlo ben chiaro in mente”. In Italia la Serie A sta provando in tutti i modi ad evitare una spirale di ricorsi sportivi e perdite che rischierebbe di strozzare il futuro del calcio italiano. Il Ministro Spadafora ha rassicurato i vertici del calcio: se ci sono le condizioni il campionato riprenderà il prima possibile. 

 

Lo ha fatto attraverso una lettera ai presidenti del Coni Malagò e del Comitato Italiano Paralimpico Pancalli, in cui si legge: “Vi prego di voler attivare le federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo, affinché la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza, che saranno individuate d’intesa con le autorità sanitarie e gli organismi scientifici”. A stretto giro la risposta di Gravina, della FIGC: “Vogliamo concludere quello che abbiamo iniziato, nel rispetto della salute di tutti i protagonisti”.