Fuori Campo
Inter e Juve, calendario da inventare: la situazione
Dopo l’annuncio del rinvio di Juventus-Milan di Coppa Italia, arrivato ieri sera, oggi c’è stato un altro ribaltone: non verrà giocata neanche Napoli-Inter. L’emergenza coronavirus mette in crisi anche le squadre italiane, che cercano date utili per recuperare le varie partite. Ma la situazione adesso si fa complicata.
Juve e Inter, quando si recupera? Tra Serie A, coppe e nazionali il calendario è già pieno
La corsa scudetto non è più una corsa, nelle ultime giornate: la Lazio è l’unica squadra ad essere scesa sempre in campo, all’Inter invece mancano due partite (Sampdoria e Juve) mentre i bianconeri per ora devono recuperare solo la gara con i nerazzurri, in campionato. Il problema però è che adesso per bianconeri e nerazzurri ci sono anche le semifinali di ritorno da recuperare. Una situazione caotica, anche perché tra fine marzo e inizio aprile la Serie A si ferma per la pausa Nazionali.
Per quanto riguarda la Juventus, se tutto dovesse restare così, i bianconeri recupererebbero la gara contro l’Inter lunedì 9 marzo ma poi avrebbero il calendario occupato sostanzialmente ogni tre giorni fino al termine del campionato, salvo eventuale eliminazione dalla Champions.
Discorso simile per l’Inter, che anzi se la passa ancora peggio visto che deve recuperare una partita in più rispetto alla Juventus. Considerando gli impegni in Europa League si prevedono partite ogni 3 giorni anche per i nerazzurri, che quindi non sanno materialmente quando recuperare il match contro la Samp in Serie A e quello contro il Napoli in Coppa Italia.
Resta aperta la possibilità di un possibile slittamento delle varie competizioni, ma ci sono anche gli Europei da giocare a giugno, quindi non si potrà andare troppo avanti col calendario. Che al momento resta un’incognita, per Juve e Inter ma non solo, visto che sono diverse le squadre coinvolte nei match contro bianconeri e nerazzurri.
Da tenere infine sempre in considerazione il fatto che con l’emergenza coronavirus il condizionale è d’obbligo: nella giornata di ieri era stata avanzata anche l’ipotesi di fermare tutte le manifestazioni per 30 giorni. Comprese quelle sportive, ovviamente. Si attendono sviluppi nelle prossime ore e nei prossimi giorni: al momento l’unica cosa certa è che non ci sono certezze per il calcio italiano.