Il caos calendario in Serie A continua a generare polemiche a non finire. Dopo le parole al veleno dell’ad dell’Inter Marotta, nelle ultime ore l’attacco frontale di Zhang alla Lega Calcio, rea di non tutelare la salute dei calciatori e dello staff in questo periodo emergenziale in Italia, causa Coronavirus. Dietro la bagarre calendario c’è una guerra di potere in atto, e l’Inter, a giudicare dall’umore cupo, non la sta vincendo: non sa ancora quando recupererà il match contro la Samp, si è vista rinviare una gara  fondamentale praticamente da sotto gli scarpini. 

 

Tra Juventus ed Inter è guerra totale: il ruolo di Marotta

Il volto di questa guerra intestina al calcio italiano ha le sembianze dell’ad dell’Inter, Beppe Marotta: il dirigente nerazzurro è diventato la perfetta espressione del pensiero della maggior parte dei tifosi, andando a scontro aperto contro la ‘sua’ Juventus. Già, perché il dirigente è stato l’artefice dei principali successi Juve degli ultimi 10 anni, e ora si trova dall’altra parte della barricata, col compito di replicare una genetica vincente, stavolta a Milano. 

Solitamente diplomatico, stavolta Marotta è sbottato. E non è un caso che sia successo proprio nel giorno del rinvio, in fretta e furia, di Juventus-Inter. L’occasione sportiva sfumata – ghiotta, con la Juve in apnea dopo la sconfitta di Lione – fa il paio con la gestione approssimativa della Lega, debole di fronte alle pressioni bianconeri. I meglio informati raccontano di un Agnelli che avrebbe voluto a tutti i costi il rinvio del match, anche per ragioni di prestigio e di bilancio (5 milioni di botteghino saltati).

L’ad dell’Inter ha risposto alla pancia del tifo nerazzurro, da sempre schierato contro la Juventus, da sempre impegnato in una sequela torrentizia di polemiche contro i tifosi bianconeri, in una rivalità infinita e biliosa. La sfida alla Juve è totale: dopo l’arrivo di Conte, anche lui artefice dei successi bianconeri, il guanto era stato lanciato. La frattura, inizialmente sottile, si è acuita in classifica, con l’Inter pronta a battagliare a pochi passi dalla Vecchia Signora. E l’emergenza Coronavirus l’ha portata su altri palchi, quelli della politica sportiva. La contrapposizione è assoluta, da questo momento tornare indietro sembra veramente difficile, quasi impossibile. E’ faccia a faccia, muso contro muso, difficilmente si potrà ricomporre una frizione destinata, nel breve e medio termine, a generare ulteriori polemiche, tensioni, accuse e ribaltamenti di fronte.