
Calendario Serie A, quando si gioca? Le date
Il calendario della Serie A è al centro del palcoscenico: dopo il rinvio al 2021 degli Europei di calcio da parte della Uefa, ora bisognerà capire come e quando giocare le prossime partite del campionato italiano. La Serie A dovrà trovare date e incastri, con tutti i rebus e le incognite del caso. Quasi impossibile ripartire ad aprile: la Serie A sta lavorando per riaprire i battenti senza lo spettro play-off, che avrebbero tagliato diritti tv e numero delle partite.
Calendario Serie A, tutte le opzioni possibili
Le date di una possibile e credibile ripartenza della Serie A sono cerchiate in rosso sul calendario: il 3 maggio – improbabile – il 9 e il 16. La prima opzione, tra le 12 partite – 13 per chi deve recuperare – e le partite di Coppa Italia permetterebbe di chiudere il campionato entro fine giugno. Le altre due prevedono di sforare a luglio, di 1 o 2 settimane. Una Serie A estiva, probabilmente funestata dal caldo, ma tutto dipende dal virus: tutte le date possibili sono appese alla speranza che, con l’arrivo dell’estate e delle alte temperature, il numero dei contagi diminuisca e l’emergenza decresca di intensità.
Per ora ripartire ad aprile è ipotesi da escludere: vuoi per l’impossibilità di molti giocatori di allenarsi e ritrovare in breve tempo una condizione decente, vuoi per il picco del contagio, che in Italia ancora non è stato toccato. Man mano che si andrà avanti, si potrà eventualmente valutare di anticipare leggermente, ma ad oggi sembra uno scenario altamente improbabile.
A questo punto, bisognerà chiedersi come fare con i contratti in caso di termine a luglio: la maggior parte degli accordi con i calciatori termina il 30 giugno. Si potrebbe chiedere una proroga, ma la Uefa sta scoraggiando questa eventualità, per evitare problemi con la stagione successiva.
Infine gli stipendi: pur non giocando, i calciatori stanno ovviamente continuando a percepirli. Piccolo problema: le casse dei club, già non sempre floride, rischiano di sprofondare nel baratro in caso di accordi televisivi rivisti o porte chiuse. Un vero e proprio problema grave a livello di bilancio, che rischia di impattare seriamente sulla vita stessa delle società. Per questo è stata formata una commissione con l’Associazione Calciatori, che avrà il compito di trovare un accordo sugli stipendi. Con la possibilità che le società, alla fine, chiedano almeno un contributo ai propri tesserati per non affondare del tutto.