Ipotesi, ipotesi e ancora ipotesi: si continuano a studiare possibili soluzioni per portare a termine la Serie A, con un orecchio sempre rivolto all’evoluzione dell’emergenza coronavirus. Perché solamente quando la sicurezza potrà essere garantita si tornerà in campo. Sì, ma con quale formula? Tra le diverse soluzioni c’è anche quella di una Serie A “allargata”, rilanciata anche da Adriano Galliani.

 

Serie A, 22 squadre e nessuna retrocessa: l’idea di Galliani

Intervistato nel corso della trasmissione “Politica nel pallone” a Gr Parlamento, Galliani ha parlato della Serie A e di quando potrebbe ripartire, dicendo che questo si potrà capire solo seguendo l’andamento del virus e del suo contagio: l’importante, per l’ex AD del Milan, è trovare la soluzione che recherà meno danni possibili al sistema. “Io sono per chiudere la stagione, ma senza rischiare di aumentare il contagio”, sostiene Galliani, che come tutti mette al primo posto la salute.

 

Galliani si è sbilanciato poi sulla sua idea per la chiusura del campionato, nel caso in cui le cose non dovessero migliorare e le squadre non potessero tornare in campo: “Per quanto riguarda la Serie A, manderei in Champions League le prime quattro della classifica dando spazio alla graduatoria attuale”. Questo, però, comporterebbe la retrocessione delle squadre. Un problema che si può evitare, comunque, per l’attuale AD del Monza, semplicemente togliendo le retrocessioni: “Non si può pensare alla retrocessione delle ultime squadre nella classifica attuale. Per questo mi aspetto una Serie A a 22, una Serie B a 21/22 o quello che sarà. Per la C poi vedremo, perché lì i problemi sono altri”.

 

L’idea di Galliani si aggiunge alle tante sul piatto: al momento è difficile stabilire quale sarà alla fine la decisione definitiva, la situazione si evolve giorno dopo giorno. Negli uffici della Serie A i dialoghi continuano: tutti, calcio compreso, aspettano buone notizie. Solo quando l’emergenza sarà alle spalle, si potrà davvero tornare a parlare di calcio giocato.