La Serie A scalda i motori. Il Coronavirus continua a stringere nella sua morsa l’Italia, ma bisogna studiare gli scenari per un’eventuale ripresa. I vertici del calcio si interrogano, cercano di capire possibili date per stilare un nuovo calendario. Il monito della Uefa è stato chiaro: ad oggi bisogna provarle tutte per giocare. Troppo alta la posta in palio, troppo forte l’impatto a bilancio di una sospensione: la Serie A ha in testa 2 strade per provare a ripartire.

 

Calendario Serie A, le due proposte sul tavolo

Sono due le proposte sul tavolo di Lotito e company, molto diverse tra loro a livello di calendario. La Serie A sta pensando che a metà maggio potrebbe riaprire i battenti. Si danno per scontate partite a porte chiuse: per rivedere stadi pieni bisognerà aspettare molto. I vertici del calcio dovranno cercare di stilare un calendario che tenga conto del calcio estivo e delle poche slot disponibili. 

 

La Uefa ha dato mandato di prolungare i campionati anche a luglio, se necessario, e probabilmente lo sarà. La Serie A, secondo i principali giornali e siti di informazione, sta seriamente pensando di concedere almeno 3-4 settimane di “ritiro” alle squadre: troppo lungo lo stop, bisogna rimettere in piedi lo stato di forma dei calciatori. Non bastano gli allenamenti individuali, servirà un programma di recupero ad hoc. 

 

A questo punto le proposte sul tavolo sono due: la prima riguarda una normale coesistenza tra le coppe europee e le gare di campionato, che saranno molto fitte. Bisognerà incastrare alla perfezione il campionato con la Champions League e l’Europa League: Inter, Roma, Atalanta e Juventus dovranno fare gli straordinari, tra turni infrasettimanali e sfide ravvicinate. 

 

La seconda proposta cambierebbe nettamente le carte in tavola, anche per la lotta al titolo: la Lazio, fuori dalle coppe europee, di fatto perderebbe il suo vantaggio in termini di gare da giocare. Difatti si sta studiando di giocare alcuni turni europei al termine del campionato. 

In questo modo il calendario sarebbe più semplice da compilare ed incastrare, ma si rischierebbe di alterare un campionato già fortemente debilitato dall’emergenza in corso.