Lo scambio sul mercato Dzeko-Sanchez non si fa. Nulla di fatto: Roma ed Inter non sono riuscite a trovare un accordo. Eppure i presupposti c’erano tutti. La situazione di Dzeko alla Roma è di nuovo critica: il centravanti non è più capitano, è stato degradato da Fonseca dopo un aspro litigio. Fatale la sconfitta contro lo Spezia in Coppa Italia, costata l’eliminazione al club giallorosso: Fonseca per errore ha effettuato 6 cambi, è stato allontanato il team manager Gombar, tensione alle stelle con la squadra. Che, alla fine, si è schierata con Fonseca: con Dzeko al contrario si è arrivati quasi alle mani. E il tecnico pretende scuse pubbliche, di fronte a tutta la squadra, dal momento che la mancanza di rispetto è arrivata nello spogliatoio, presenti tutti.

Sanchez dall’altra parte è un ingaggio pesante per l’Inter: Conte lo utilizza come alternativa, ma le nuove strategie societarie nerazzurre fanno pensare che ci sia bisogno di liquidità, e di nuovi investitori. Il monte-ingaggi va abbassato, lo stipendio di Sanchez pesa. Ed è tra i più alti della Serie A: troppo per un giocatore poco utilizzato. Ma ad oggi sembra tutto saltato: cerchiamo di capire perché insieme.

Scambio Dzeko-Sanchez, tutto saltato? I motivi

Lo scambio tra Dzeko e Sanchez sembra tramontato: il nuovo dg della Roma Pinto è tornato a Roma (e ha dovuto spiegare come mai nello stesso albergo ci fosse anche Max Allegri, candidato a sostituire Fonseca), ha detto che parlerà a fine mercato. Non si è fatto nulla, ma perché? Cerchiamo di ripercorrere le fasi dell’operazione: il nodo è sempre stato sull’ingaggio. La differenza tra i due stipendi era netta: Sanchez ha usufruito, tornando in Italia dal Manchester United, di una serie di agevolazioni fiscali. Almeno 3 milioni di differenza con Dzeko, e l’Inter li ha chiesti alla Roma. E la Roma ha detto no, fortemente irritata, nonostante il tentativo di inserire Pinamonti o Radu nell’operazione.