La Serie A sta per riaprire i battenti: i calendari sono pronti, le squadre hanno già affrontato il primo ritiro precampionato e si stanno preparando alla prossima stagione. Se a dominare le prime pagine dei principali quotidiani ci sono le notizie di calciomercato e le prime impressioni sulle squadre, la vera questione sul tavolo per ora non registra significativi passi in avanti: quando potranno rientrare allo stadio i tifosi?

Le squadre ci sperano, all’estero si comincia a lavorare in tal senso: nell’ottica di una parziale convivenza con il Coronavirus e la pandemia, quali sono le prospettive per gli impianti di calcio italiani? Cerchiamo di fare il punto di una situazione per ora ancora fuori dal dibattito.

 

Riapertura stadi, date possibili e cosa succede all’estero

In questo momento la priorità del Governo rimane monitorare con attenzione la riapertura delle scuole e i possibili effetti sui numeri dei contagiati e dei positivi. Per questo motivo la questione stadi rimane sospesa. A confermarlo è lo stesso ministro dello Sport, Spadafora, ai microfoni di Radio Punto Nuovo:

«Dare date sull’apertura degli stadi, in questo momento, è errato. Dobbiamo vedere, tra due settimane, quali sono i dati dei contagi dopo la riapertura delle scuole. Soltanto dopo possiamo aprire ad una riflessione seria. Il mio auspicio, come Ministro dello Sport è che i tifosi tornino allo stadio, tutti noi siamo interessati a questo. Abbiamo tenuto rigore, quando ce n’è stato bisogno ed è grazie a questo che riusciamo a ripartire con il campionato a breve. Road map da seguire? Non mi lancio su parziali riaperture. Vediamo come vanno i contagi dopo la scuola, poi ragioniamo con il CTS e la Lega Serie A”. 

Dunque la situazione è congelata: ad oggi non ci sono date di riapertura. E non ci saranno nel breve: la Serie A sta per ricominciare, bisogna dedurre alcune giornate sicuramente a porte chiuse.

All’estero la situazione è diversa: in Germania per le prossime 6 settimane si assisterà ad una parziale riapertura degli impianti. Saranno pochissimi i tifosi che potranno accedere: si parla del 20% della capienza degli stadi. Ma si tratta comunque di una misura che permetterà a  (pochi) tifosi di seguire la partita dal vivo.