Sui giornali nella giornata di ieri si è diffusa a macchia d’olio la notizia: il Milan ha trovato l’accordo con Ralf Rangnick, sarà lui a guidare la squadra rossonera nella prossima stagione. A lungo corteggiato da Ivan Gazidis, alla fine l’uomo di punta della Red Bull ha accettato l’incarico: sarà allenatore e dirigente del Milan, un ruolo del tutto nuovo in Serie A. E ora i tifosi si interrogano: con quale modulo gioca Rangnick? Su quali giocatori punterà? 

 

Dagli schieramenti in campo alle strategie di gioco, passando per i profili che ama di più fino ad arrivare al calciomercato: Rangnick verosimilmente rivoluzionerà il Milan in tutto e per tutto, partendo dalla base di giocatori attuali ma intervenendo anche sui prossimi acquisti. Ecco una panoramica sul suo stile di gioco e su altri aspetti della sua futura gestione che ci aspettiamo di vedere applicati anche in casa rossonera.

 

Ralf Rangnick, il modulo preferito: 4-4-2 e non solo

Partiamo dal presupposto che nel corso della sua carriera da tecnico, nella quale ha allenato esclusivamente in Germania, Rangnick non ha utilizzato solamente un modulo ma ne ha cambiati diversi. La base, comunque, tendenzialmente è sempre stata una difesa a 4: nonostante nell’ultimo anno abbia giocato anche con la difesa a 3 nel Lipsia, Ragnick predilige una linea composta da 4 elementi dietro. Poi, davanti, si può variare.

 

L’ex allenatore del Lipsia, tra i suoi moduli preferiti, ha ad esempio il 4-4-2: in questo contesto vengono schierati due mediani a dare copertura alla difesa (un po’ come fanno attualmente Bennacer e Kessié), con due esterni alti veloci e un tandem offensivo davanti. Uno schieramento che ricorda molto quello tentato da Stefano Pioli nel primo periodo dopo l’arrivo di Ibrahimovic, con lo svedese a fare coppia con Leao davanti. 

 

Ragnick, comunque, non è un integralista dei moduli di gioco: negli anni ha cambiato diverse volte la sistemazione dei suoi in campo, passando anche dal 4-3-3 al 4-2-3-1 (modulo attuale del Milan di Pioli), alcune volte giocando con il trequartista in appoggio alle due punte (4-3-1-2). Ciò che conta sono gli interpreti e il modo in cui gli stessi si comportano all’interno del rettangolo di gioco. 

 

Che tipo di giocatori vuole Rangnick

I giocatori di Rangick devono rispondere a delle precise caratteristiche tecniche: il manager tedesco chiede che siano veloci e forti fisicamente, questo perché (spoiler) il suo gioco è molto verticale. Il prossimo tecnico del Milan potrebbe quindi puntare forte su elementi come Theo Hernandez e Rebic, che stanno già facendo le fortune del Milan. Ma anche Saelemaekers può rappresentare una buona pedina, così come il nuovo acquisto Kalulu.

 

E gli altri? Ragnick deciderà quando avrà la concreta possibilità di incidere su giocatori (magari vedendoli prima da vicino, durante la futura preparazione) e mercato, ma in linea di massima l’attuale del Milan sembra potersi adattare alle caratteristiche richieste dal nuovo tecnico. Che sono tutte orientate verso uno stile di gioco chiaro, destinato a lasciare l’impronta sulla squadra che verrà.

 

Strategie di gioco

Poca costruzione dal basso, più verticalità: Rangnick vuole che la sua squadra attacchi in profondità gli avversari e che li pressi alti per recuperare la sfera il più velocemente possibile. Dal possesso palla quindi si passa a un modo di attaccare diverso, più veloce e ritmato, che al palleggio preferisce l’immediata concretezza. Le squadre di Rangnick sono solide (il Lipsia ha avuto una delle migliori difese della Bundesliga) e cercano di mettere in difficoltà gli avversari, surclassandoli sul piano della velocità e della forza fisica (caratteristiche che, come visto, sono richieste ai giocatori). Non si disdegna il lancio lungo, quando è funzionale sempre alla ricerca della profondità.

 

Di seguito, un video esplicativo dello stile di gioco e delle strategie adottate da Ralf Rangnick sul campo. Qui si vede chiaramente l’importanza del sistema complessivo, all’interno del quale sono calati singoli interpreti che per caratteristiche si adattano bene all’idea di calcio del tecnico tedesco. 

 

 

Un gioco che si basa tutto sull’intensità e sui ritmi alti, quindi, che può essere accostato a quello del Liverpool di Klopp, per fare un esempio illustre: non a caso, tra le fila dei Reds militano diversi elementi passati sotto la lente di Rangnick. Il quale ha intenzione di rivoluzionare il Milan anche passando dal mercato.

 

Capitolo mercato: giovani e di prospettiva

Il nuovo Milan punterà ancora di più sui giovani di prospettiva: Ragnick seguirà più o meno il “modello Red Bull”, con tanti giocatori che sono stati acquistati da giovanissimi e che sono esplosi tra le con Lipsia & Co. Tra i profili più interessanti in questo senso c’è Dominik Szoboszlai del Salisburgo, corteggiato dai rossoneri e da diverse altre squadre: centrocampista classe 2000, forte fisicamente, le sue caratteristiche sono perfette per il gioco di Rangnick. E anche l’età è quella giusta

 

Ci si interroga sul futuro di Ibrahimovic e anche su quello di Kjaer, due pilastri dell’attuale Milan di Pioli: che fine faranno con l’arrivo del nuovo tecnico? Il Milan ragiona, l’allenatore tedesco ha già gestito giocatori di esperienza (si pensi a Raul nello Schalke 04), non è detto che andranno via tutti i giocatori più in là con gli anni. Certo è che diversi nomi sono sulla lista dei partenti: il Milan che verrà sarà diverso sia nello stile di gioco che negli interpreti, anche per questo Rangnick vuole il pieno controllo di tutta la situazione. Il Milan lo aspetta ed è pronto ad affidargli le chiavi del suo progetto.