
Vincenzo Spadafora, 3 motivi per cui fa infuriare il calcio su Facebook
Il ministro dello Sport Spadafora di nuovo al veleno contro il calcio. Nel giorno in cui tantissime regioni hanno dato l’ok agli allenamenti individuali degli atleti professionisti nei centri sportivi, di fatto facendo ripartire gli allenamenti delle squadre di calcio (per ora non collettivi), arriva la bordata tramite Facebook di Spadafora.
Il ministro, che in questi giorni di emergenza spesso si è trovato al centro delle polemiche per il braccio di ferro con FIGC e Lega calcio sulla gestione del calendario, dagli allenamenti alla ripresa del campionato
Spadafora ancora col freno a mano: “Ripresa del campionato? Non se ne parla”
Il ministro dello Sport Spadafora, in un post su Facebook di ieri sera, è stato di poche parole, ma al veleno:
“Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul Calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del Campionato per ora non se ne parla proprio. Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport e dei centri sportivi (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!”
Ecco i 3 motivi per cui il calcio si infuria:
- La data degli allenamenti è troppo lontana
- Il calcio non può essere l’ultima ruota del carro dello sport
- La ripresa del campionato deve essere almeno oggetto di dialogo
La contrapposizione è netta: il ministro in questo momento ha altre priorità, il calcio può attendere. L’ira dei presidenti è a stento dissimulata: in questi giorni le polemiche sulle modalità di ripresa degli allenamenti individuali aveva fatto scattare un coro di dichiarazioni contrarie. Dai giocatori ai dirigenti sportivi, in molti si erano scagliati contro una decisione illogica, che chiudeva i centri sportivi ma apriva i parchi, unica possibilità di allenamento per i calciatori, considerata poco sicura. Il correttivo delle varie regioni ha permesso dunque di tornare ad allenarsi dietro le mura amiche, ma la stilettata di Spadafora mette di nuovo in dubbio l’inizio del campionato.
Il calendario della ripresa della Serie A, che rischia la sospensione, diventerà il vero nodo del contendere tra calcio e ministro dello Sport. La Serie A, compatta, in realtà si è sempre schierata proprio per continuare a giocare, seguendo le indicazioni di Uefa e Fifa. Non solo: c’è aspro confronto scientifico tra gli esperti del governo e quelli della Figc sulle norme minime per consentire la ripresa di allenamenti collettivi e campionato. Le questioni sul tavolo sono molte, e il tempo stringe.