Lo ha annunciato il ministro dello Sport Spadafora: il campionato di Serie A ripartire il 13 o il 20 giugno 2020. Una svolta fondamentale, un deciso passo in avanti: il campionato italiano si avvia verso una possibile riapertura. Giovedì 28 maggio si svolgerà il vertice decisivo tra Governo, Lega Calcio e FIGC: in quella data si deciderà “se e come ripartire”. Ma la data rimane quella: se si dovesse andare oltre, o i tempi delle scelte dovessero essere anche prorogati, il rischio di far saltare la Serie A sarebbe molto alto.

 

Serie A verso la ripresa: le parole di Spadafora

Il ministro dello Sport nel frattempo ha ricevuto il nuovo protocollo che potrebbe consentire la ripresa del campionato di Serie A: “Molto simile – ha detto Spadafora – a quello per la ripresa degli allenamenti”. 

Il protocollo di fatto è già stato approvato dal Comitato tecnico-scientifico. Ad oggi non ci sono speranze di evitare le due settimane di quarantena in caso di positività di un calciatore o un membro dello staff: tutta la squadra di fatto dovrebbe fermarsi per 2 settimane. In questo caso, il rischio che il campionato si fermi ancora, o non possa garantire il termine della regular season, è molto alto. Le slot per finire il campionato, partendo a metà giugno, non sono molte: con ulteriori rinvii o altre partite da spostare, la Serie A potrebbe non arrivare al termine. 

Non è la prima volta, giova ricordarlo, che viene fissata una data di ripartenza della Serie A.  Tempo fa lo stesso ministro aveva parlato di una possibile ripartenza del campionato per il 3 maggio, Gravina addirittura per il 20-24 aprile. I dati del contagio, alla fine, aveva fatto prevalere una linea di prudenza. Ad oggi pare ci sia un cauto ottimismo sulla ripresa, anche incentivati dalla Bundesligache è già alla seconda giornata di ripresa dopo lo stop a causa del Coronavirus. Il campionato tedesco sta agendo da motore della ripresa anche per il resto d’Europa. Oggi sono ripartiti gli allenamenti collettivi di molte squadre di Serie A: dovevano riaprire i battenti già da lunedì scorso, poi una serie di ritardi e discussioni sul protocollo avevano fatto slittare il tutto a questa settimana. Di fatto gli allenamenti collettivi segnano un’altra pietra miliare importante per la ripresa: le squadre potranno continuare il ricondizionamento atletico e preparare l’ultima parte di stagione, le 12 partite di campionato che restano.