Quanti sono i giocatori positivi al Covid-19 in Serie A? Pochi, troppo pochi secondo Gaston Ramirez. Mentre il calcio continua ad affrontare i problemi legati all’emergenza coronavirus, il trequartista della Sampdoria solleva dubbi in un’intervista rilasciata al Secolo XIX. Parole non proprio delicate rivolte contro una Serie A che secondo lui sta nascondendo qualcosa.

 

L’intervista di Gaston Ramirez: quanti giocatori positivi ha (davvero) la Serie A?

L’uruguaiano si è detto perplesso, secondo lui i numeri non tornano. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: “La Sampdoria non ha tenuto nascosto nulla, tante altre squadre invece sì e non lo capisco: si tratta di una mancanza di rispetto verso chi è stato trasparente e verso le persone che sono entrate in contatto con i contagiati”. Non usa giri di parole Ramirez, che non capisce come solamente la Sampdoria abbia 6-7 contagiati mentre le altre squadre di Serie A no. Il trequartista blucerchiato ha spiegato che dire di avere il virus non è “una macchia sulla fedina penale” ma una “questione di salute e di etica”. E ha aggiunto che loro, alla Samp, sono stati vicini ai compagni positivi al Covid-19 come hanno potuto, sentendoli spesso.

 

Gaston Ramirez sul taglio degli stipendi

Ramirez nel corso della sua intervista ha parlato anche del taglio degli stipendi con un non troppo velato riferimento a quello che è successo in casa Juventus: “I soldi in questo momento servono a una cosa sola: aiutare i medici, gli infermieri, la ricerca scientifica, acquistare le mascherine e i macchinari. Togliamoceli per questa finalità”. Chiarissimo. L’uruguaiano dice di fare fatica a sentire discorsi su mancati guadagni nel calcio, quando ci sono molte attività commerciali che stanno vivendo la stessa situazione. E poi persone in cassa integrazione, chi ha perso il lavoro… insomma, Ramirez non le manda a dire e si scaglia contro quello che sta succedendo in questi giorni in Serie A. Una voce fuori dal coro che conclude con un monito: “Il calcio rischia di dare un’immagine distorta di sé, da mondo diverso”.