
Formula 1, ecco quando si parte: Baku a rischio
Anche la Formula 1 si piega al Coronavirus: dopo il rinvio dei primi 7 gran premi, adesso rischia di saltare anche il gp di Baku, previsto per il 7 giugno. Nell’aria il contrordine: si attende il comunicato, ma il campionato 2020 rischia di subire un ulteriore ritardo sul già fragilissimo calendario. Non solo il calcio, anche la Formula 1 deve provare a reinventarsi.
Anche la Formula 1 è sospesa?
L’aria che tira in Azerbaijan non è buona: il gp lambisce il centro cittadino, per ora i positivi al Coronavirus sono 65, di cui 12 solo ieri, e un deceduto. Il timore forte delle autorità riguarda la grande macchina organizzativa che dovrebbe seguire scuderie e piloti: potrebbero, magari da asintomatici, portare il contagio a livello molto più alti e pericolosi. I lavori per preparare la gara del 7 giugno dovrebbero partire a breve, e la situazione nel resto del mondo è tutt’altro che rosea. Lo spostamento di così tanti addetti ai lavori rischia di diventare vettore di contagio.
Per questo motivo si pensa in realtà ad una cancellazione definitiva: non ci sono slot nel calendario per provare a recuperare il gp di Baku in realtà, dunque le alternative rimaste sono davvero poche. A quel punto, se davvero la gara del 7 giugno dovesse saltare, giocoforza l’inter campionato mondiale di Formula 1 aspetterebbe con ansia il gp della settimana successiva, a Montreal, in Canada.
Formula 1, speranza Canada
Sempre che sia possibile disputarlo: in Canada ci sono già 1430 casi di Coronavirus confermati e 20 persone decedute. Una situazione decisamente peggiore rispetto a Baku: bisognerà capire se le autorità canadesi avranno maggiore flessibilità. In questo momento sembra molto difficile che qualsiasi governo possa approvare un tale esodo di uomini e mezzi, in un momento in cui la quarantena e la distanza sociale sembra l’unica opzione possibile.
I preparativi in Canada sono iniziati, anche con un tocco di ottimismo. Per ora si segue il programma, ma le autorità e l’organizzazione sono in stretto contatto con i vertici della Formula 1, e seguono con preoccupazione l’evolversi del virus: “I preparativi per il GP del Canada proseguono come da programma. Stiamo monitorando la situazione, anche se l’evoluzione è assai veloce. Siamo in continuo contatto con la F1, Liberty Media e tutte le autorità. La nostra priorità è quella di ospitare l’evento, garantendo in primis sicurezza“.