
Come cambia l’Inter di Conte con Vidal: ruolo del cileno e chi va in panchina
Antonio Conte finalmente ha il suo guerriero: Arturo Vidal è arrivato a Milano, il clieno è uno nuovo giocatore dell’Inter. Si riforma così la coppia già vista alla Juventus, due lottatori nati che si riuniscono e puntano proprio a scardinare il monopolio bianconero che hanno contribuito a costruire. Il tecnico adesso studia le nuove soluzioni a centrocampo, che con Vidal sicuro del posto da titolare cambia. Sì, ma in che modo? Ecco la possibile evoluzione del centrocampo nerazzurro, dal modulo agli interpreti.
Le nuove possibilità per l’Inter con Vidal: ecco come cambia la formazione
La Gazzetta ha provato ad analizzare i diversi modi in cui Conte potrebbe utilizzare Vidal in campo: in tutto ci sono tre moduli diversi, col giocatore che alternativamente avrebbe compiti più o meno difensivi.
Vidal mezz’ala nel 3-5-2
La prima opzione, quella più immediata, porta a Vidal utilizzato come mezz’ala, la sua posizione classica. Il cileno agirebbe così a centrocampo dall’altra parte rispetto a Barella, con Sensi (o Brozovic) nel ruolo di mediano.
Vidal trequartista nel 3-4-1-2
Vidal però potrebbe essere impiegato anche in maniera diversa, ossia sulla trequarti. Il cileno sa come far male a ridosso dell’area avversaria, con lui in quella posizione Conte potrebbe avere sia quantità che qualità a supporto dei due attaccanti. Dietro, nel ruolo di mediani, Barella e Gagliardini.
Vidal in mezzo nel 3-4-1-2
Infine, Vidal potrebbe anche essere impiegato come centrocampista centrale in un ipotetico 3-4-1-2 che lo vedrebbe al fianco di Barella a schermare la difesa, con Eriksen che invece giocherebbe più avanzato. Questa, delle tre, è sicuramente l’ipotesi di formazione più spregiudicata.
Rischio panchina: ecco chi soffre di più la presenza di Vidal
Proprio Eriksen è uno di quelli che rischia la panchina, ancora più di prima: Vidal piace molto a Conte, che dovrebbe giocare più che altro con un 3-5-2 in cui per il danese c’è poco spazio. Scivolano indietro nelle gerarchie anche Gagliardini e Vecino (infortunato fino a novembre), che resteranno come alternative ai titolari Vidal e Barella. Da risolvere anche la questione Nainggolan: resta o parte? Di sicuro parte dietro a Vidal, nella testa di Conte, che lo aveva già bocciato un anno fa.