L’Inter fa festa, il Milan si lecca le ferite: i nerazzurri hanno surclassato i cugini nello scontro diretto vincendo il derby per 3-0. Un successo netto e arrivato dopo una prova di forza importante: sugli scudi Lautaro, Lukaku e un super Handanovic, finalmente convincente. Nel post partita, tra i vari festeggiamenti, c’è stato però chi ha messo in dubbio la regolarità della vittoria nerazzurra: secondo l’ex arbitro Pieri, intervenuto negli studi RAI, Conte avrebbe effettuato i cambi in 4 slot diversi nella ripresa, superando così il limite massimo dei tre consentiti. E così ha parlato di sconfitta a tavolino.

Il richiamo al “caso Roma” è evidente: in Coppa Italia, contro lo Spezia, i giallorossi hanno infatti perso a tavolino (e anche sul campo) per aver effettuato più sostituzioni del limite consentito. Lì l’errore era lampante (tanto che Pellegrini ha provato anche a evitarlo, invano) ed è stato anche certificato con la sconfitta a tavolino. Ma in questo caso le cose sono andate diversamente.

Quanti cambi ha fatto l’Inter? La verità sul mistero cambi nel derby

Basta controllare il tabellino ufficiale sul sito della Serie A per capire quanti cambi abbia fatto l’Inter nel secondo tempo:

78’: fuori Perisic, Eriksen e Martinez, dentro Darmian, Gagliardini e Sanchez

83’: fuori Hakimi, dentro Young

86’: fuori Barella, dentro Vidal

L’Inter ha quindi effettuato cinque cambi ma solamente in tre slot, quindi non rischia nessuna sconfitta a tavolino. L’equivoco nasce dal fatto che Lautaro Martinez si è attardato molto nell’uscire dal campo, e per questo in diretta si è avuta l’impressione che l’argentino fosse stato sostituito in un secondo momento, e non insieme a Perisic ed Eriksen. In realtà, però, come visto la sostituzione è stata una sola: il gioco non è mai ripreso. 

Insomma, non c’è nessuna irregolarità nella vittoria nerazzurra: l’Inter vince il derby e vola a più quattro sul Milan.