Il Siviglia è la prossima avversaria dell’Inter, in finale di Europa League 2020. La squadra di Lopetegui è il primo frutto del ritorno in Spagna dello storico ds Monchi, tornato dopo l’esperienza fallimentare alla Roma

Va detto che la stagione dei biancorossi è stata molto positiva: ha una guida tecnica solida e dalla provata esperienza (oltre ad un innato carisma), una rosa ampia e giocatori di grande tecnica (Suso e Ocampos), alcuni dei quali hanno raggiunto una maturità calcistica unica (Ever Banega). Il tutto condito da nomi che, da qui alla fine del mercato, saranno sulla bocca degli operatori del settore. 

 

Il rendimento del Siviglia prima dell’Inter

Il Siviglia ha iniziato molto bene la stagione 2019/2020, vincendo tutte le amichevoli tranne le (poche) in terra spagnola (contro il Granada ad esempio ha perso 2-1, ma ha vinto contro il Liverpool ad esempio).

In campionato ha iniziato benissimo, vincendole tutte fino alla prima partita in Europa League contro il Qarabag. Poi la sconfitta contro il Real Madrid ed Eibar, un’altra vittoria in EL e 6 punti contro Real Sociedad e Levante. Nel mentre altra sconfitta contro una big: 4 reti subite dal Barcellona. Da questa sconfitta solo vittorie e pareggi tra campionato e coppe (anche primo turno passato in Coppa del Re). Servirà di nuovo il Real Madrid per fermare i biancorossi al ritorno, poi un paio di brutte battute d’arresto: esce agli ottavi di Coppa del Re contro il Mirandes, perde con il Celta Vigo e passa i sedicesimi di finale europei contro il Cluj solo grazie ad un brutto doppio pareggio.

Da lì in poi non perde più: prima del lockdown X con l’Atletico, una serie di vittorie, post sosta pareggio col Barcellona e altre vittorie, non ha mai perso fino alla fine del campionato, compreso il derby contro il Betis. In campionato il Siviglia finisce quarto, ma a pari merito con l’Atletico terzo, con 70 punti, 34 gol subiti (terza miglior difesa del campionato) e 54 fatti. 

La formula ad eliminazione diretta in Europa League trova una squadra in salute che fa subito fuori la Roma (appena uscita vincitrice dallo Juventus Stadium), poi gli ottimi inglesi del Wolverhampton. Il resto è storia recentissima: la semifinale vinta contro lo United – sprecone, va detto e la finale conquistato contro l’Inter.