A inizio stagione era al centro del progetto, ora è ai margini: Suso è passato da pilastro a esubero nel Milan, che ora cerca di liberarsene ricavando il massimo dalla cessione. Sempre tenendo a mente che è arrivato a zero dal Liverpool, e quindi i rossoneri dalla sua partenza ricaverebbero un’ottima plusvalenza. Anche se la sua clausola rescissoria sarebbe da 40 milioni…

 

Mercato Milan, Suso in uscita: c’è (sempre) la Roma

Dicevamo: 40 milioni di clausola, ma il Milan è disposto ad accettare anche una cifra inferiore. Questo perché ormai Pioli sembra aver trovato il modulo migliore per questo Milan, un 4-4-2 dove non c’è spazio per lo spagnolo. In panchina contro il Cagliari, fuori anche contro la Spal, match durante il quale è subentrato solamente nella ripresa. Contro l’Udinese si va verso la terza panchina consecutiva. Suso ormai è di troppo, il tecnico rossonero vede meglio Castillejo nel ruolo di esterno di destra e (anche) per questo il numero 8 è sul mercato.

Il Milan è disposto a lasciarlo partire, lui è disposto ad andare. Anche perché i rapporti con i tifosi ormai solo al minimo storico: continui fischi per Suso, che con un cambio di casacca potrebbe ritrovare fiducia e smalto. In questo senso, nonostante il quasi arrivo di Politano, la Roma potrebbe ancora essere interessato al giocatore, che piace dalle parti di Trigoria. I due club potrebbero intavolare una trattativa sullo scambio di prestiti: Under a Milano, Suso a Roma. Questo ipotetico affare converrebbe a tutte le parti in causa, giocatori in primis, che avrebbero così l’opportunità di rilanciarsi in un’altra squadra, con un altro ambiente.

 

Non solo Roma: per Suso ci sono anche piste estere (e un’altra italiana)

Il nome di Suso piace anche in Spagna: sul giocatore ci sono Siviglia, Getafe e Valencia, mentre in Germania va registrato l’interesse del Lipsia. Occhio però alla pista italiana: lo spagnolo sarebbe finito anche nel mirino della Fiorentina. Si attendono sviluppi, ma una cosa è certa: Suso è sul mercato, e potrebbe partire già a gennaio. Per il bene di tutti.