Quella corsa di 40 metri, gli uomini saltati, la furia di Nicolò Zaniolo che come spesso accade si abbatte sugli avversari. Poi quella caduta rovinosa, sul più bello, tra de Ligt e Rabiot. E le lacrime, e le urla, e la barella che lo porta via. Il racconto è drammatico, il risultato delle analisi pure: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con associata lesione meniscale: l’infortunio di Zaniolo è serio, serissimo. Ma lui non molla.

 

Infortunio Zaniolo, quando tornerà a disposizione? 

Il classe 2000 ieri è uscito dal campo al 33’ in barella ed è stato subito portato a Villa Stuart, dove è stato visitato dal dottor Mariani, con la risonanza magnetica che ha evidenziato la gravità dell’infortunio di Zaniolo. Oggi il giocatore sarà operato a Villa Stuart, poi comincerà il suo recupero. Con un obiettivo preciso: gli Europei.

Tra 151 giorni infatti l’Italia di Mancini farà il suo esordio nella competizione contro la Turchia, la speranza del CT è di averlo a disposizione e in forma per il 12 giugno. I tempi di recupero stimati sono circa di 4 mesi, quindi Zaniolo ne avrà almeno un altro a disposizione per rimettersi in forma e per conquistare un posto tra i convocati del CT. Che su Twitter ha già lanciato il suo messaggio: “Forza Nicolò! Ti aspetto in campo più determinato che mai”.

La sua stagione in Serie A con tutta probabilità è finita, ma per la Nazionale c’è speranza. La situazione di Zaniolo è simile a quella vissuta da Totti nel 2006: in quel caso il capitano giallorosso si fratturò il perone il 19 di febbraio e riuscì a recuperare per i Mondiali, che cominciarono proprio il 12 di giugno. La stessa data che adesso è segnata sul calendario di Zaniolo e del CT.

Anche la Roma ovviamente aspetta il suo gioiello, che sta ricevendo messaggi di affetto e di sostegno da colleghi, addetti ai lavori e tifosi. Lui, nel frattempo, sui social ha già parlato: “Vi giuro, tornerò più forte di prima”, con l’immagine di Ronaldo che gli accarezza la testa, quasi come fosse una benedizione. Una foto simbolica, una didascalia inequivocabile: Zaniolo vuole tornare al più presto.