
Coronavirus, il calcio annaspa: fermata prima partita di Premier
Si ferma anche la Premier League. O meglio, il Coronavirus costringe al rinvio anche il campionato inglese: la prima partita di Premier League salta. Rinviata Manchester City-Arsenal: alcuni membri dello staff della squadra londinese sono in quarantena, hanno avuto contatti con il n.1 dell’Olympiakos, Marinakis, risultato poi positivo al COVID-19. Si tratta del primo caso di rinvio in Inghilterra, ma il resto d’Europa – e del mondo – dello sport si sta interrogando su come andare avanti.
Coronavirus calcio, in Premier prima partita rinviata: e gli altri?
Il primo match di Premier rinviato. Dopo lo stop della Serie A, ora tocca agli altri campionati, ai più alti livelli. Se la Uefa per ora in Champions League si è limitata a far giocare a porte chiuse Valencia-Atalanta, in Premier per fermare eventuali contagi si ferma la prima partita. Il rischio del contagio di giocatori e staff dell’Arsenal sarebbe relativamente basso, ma la dirigenza ha preferito la linea della prevenzione, come si legge nella nota ufficiale del club:
“La decisione – ha dichiarato il club inglese – è stata presa per precauzione e su consiglio dei medici, dopo che è stato rivelato che membri dello staff dell’Arsenal sono stati in contatto con il proprietario dell’Olympiakos, Evangelos Marinakis, positivo al Covid-19”.
Quattro membri dello staff e della dirigenza dell’Arsenal osserveranno il periodo di quarantena di 14 giorni, che oramai siamo abituati a considerare il periodo di incubazione tradizionale del Coronavirus. Erano seduti accanto a Marinakis in tribuna, hanno avuto contatti con lui, dovranno stare a casa. Il club inglese non ha invece parlato dei giocatori: anche loro potrebbero, in seguito, aver avuto contatti con i 4 membri dello staff. Ad oggi non ci sono notizie che riguardano atleti in Premier (nemmeno in Serie A), anche perché l’Arsenal nella nota ha parlato del prossimo match a Brighton, senza parlare di eventuali altri contagi o giocatori sottoposti a rigida quarantena.
Coronavirus, Bundesliga a porte chiuse
La Baviera, e quindi il Bayern, rischia di giocare tutte le prossime partite a porte chiuse. Nel resto d’Europa la situazione comincia a scricchiolare: il ministro della Salute tedesco ha consigliato di vietare le manifestazioni sportive con più di 1000 persone, mercoledì andrà in scena il primo match di Bundesliga senza pubblico. Germania-Italia di martedì 31 marzo si giocherà a Norimberga a porte chiuse. Lo stadio era quasi esaurito, nulla di fatto, i biglietti verranno rimborsati, il rischio contagio è troppo alto.