Fuori Campo
La mascotte di Euro 2020: chi è, come si chiama e da chi è stata creata
La presentazione di Skillzy, la mascotte di Euro 2020, è avvenuta in grande stile: è sceso in campo con due freestyler (professionisti capaci di acrobazie e trick incredibili con il pallone) tra i più famosi al mondo, Liv Cooke e Tobias Becs.
Si è esibito davanti a 55mila persone, prima del match di qualificazione agli Europei tra Olanda e Germania. Skillzy richiama in maniera piuttosto evidente il mondo dello street football e del freestyle appunto: sta tornando in voga, tanto da essere stato inserito di nuovo in Fifa 21, il popolare gioco di calcio su console e pc (con una modalità specifica di nome Volta).
Chi è Skillzy, la mascotte di Euro 2020
Antropomorfo – non scontato – Skillzy già nel nome richiama alle skills, le abilità che bisogna avere nel calcio, che può essere anche inteso come abilità acrobatico-tecniche. Per presentarlo, la Uefa non si è accontentata di una presentazione classica in campo: ha anche creato un corto di animazione per raccontare la genesi (immaginaria) di Skillzy, vincitore di un immaginario talent proprio di freestyle. In realtà rimanda ad un evento reale lanciato dalla Uefa, “Your Move”: un concorso in tutta Europa per trovare i freestyler e giocatori di strada più talentuosi. Il premio? Si uniranno proprio alla mascotte di Euro 2020. Ah, è ancora aperta la selezione: fino al 1 luglio si potranno inviare le candidature sul sito della Uefa. “Your Move” è aperto ai maggiori di 18 anni, purché residenti in una delle 12 nazioni ospitanti della fase finale: Azerbaijan, Danimarca, Inghilterra, Germania, Ungheria, Italia, Olanda, Repubblica d’Irlanda, Romania, Russia, Scozia e Spagna.
Storia breve delle mascotte degli Europei
Skillzy alla fine è un’icona pop, in qualche modo, che strizza l’occhio alle nuove generazioni con un taglio moderno di capelli e un occhiolino all’universo gaming, sempre più presidiato dai giovanissimi. Non è l’unico antropomorfo, anzi: la prima mascotte degli Europei, ad Italia ’80, era un Pinocchio (con naso tricolore). In seguito c’è stata una vera rassegna di animali: dal gallo francese, ai conigli di Euro ’88 ed Euro ’92, fino ad arrivare ai leoni di Euro ’96 ed Euro 2000. Dal Portogallo 2004 in poi si torna alla forma umana: da Kinas (Portogallo 2004 appunto) a Trix e Flix (Austria-Svizzera 2008) fino ad arrivare al francese SuperViktor (Francia 2016), sono molti i “colleghi” di Skillzy. Dal superoe francese al calcio della strada che stupisce: gli Europei vogliono recuperare l’appeal verso i giovani e la parte più “popolare” del gioco.
La mascotte dell’Italia ad Euro 2020
Ad Euro 2020 non mancheranno le varie mascotte dell nazional partecipanti. E l’Italia? La mascotte della Nazionale guidata da Mancini è stata scelta: si tratta di un cucciolo di pastore maremmano-abruzzese. Non starà certo con le mani, zampe pardon in mano: accompagnerà i giocatori dell’Italia in ogni gara. La mascotte è nata da un bozzetto donato a Gabriele Gravina, n.1 FIGC, da Carlo Rambaldi, artista e realizzatore di effetti speciali, purtroppo scomparso nel 2012. Famoso in tutto il mondo e vincitore di tre Oscar, in Italia è stato meno celebrato. Lo sport più popolare ha deciso di omaggiarlo, come ricorda lo stesso Gravina: “Sono orgoglioso di aver dato vita ad un’altra sua creazione, oggi regaliamo simbolicamente a Carlo Rambaldi il quarto Oscar e agli italiani tanta dolcezza”.
Rambaldi aveva disegnato la mascotte nel 2007, scegliendo il pastore maremmano: “perché è un cane dotato di grande coraggio, di capacità di decisione, tipicamente italiano e la sua è una storia intimamente legata a quella della nostra terra. Quindi è adatto a rappresentare lo sport più bello del mondo, le passioni che suscita e l’italianità”. Queste le parole di Rambaldi, questo il suo regalo al calcio. Che ricambia, facendolo diventare la mascotte azzurra. Alla realizzazione di questo nuovo progetto tra l’altro hanno collaborato Victor e Daniela Rambaldi, figli del genio degli effetti speciali.