La prima giornata di ritorno della Serie A, in pieno calciomercato, è ricca di spunti interessanti ma povera di big match. Impegni abbastanza abbordabili sul calendario delle prime 3 della classe, abbiamo scelto gli spunti più significativi di questa giornata di Serie A. Ecco 3 match da segnare sul calendario per gli appassionati di calcio. 

 

Calendario Serie A, Lazio-Sampdoria

sabato 18 gennaio, h 15.00

La Lazio ospita la Sampdoria dell’ex giallorosso Ranieri, desideroso di fare uno sgambetto ai biancocelesti. La squadra di Inzaghi cerca di eguagliare il record di vittorie di fila della Roma di Spalletti, arrivando all’undicesima consecutiva. Immobile e compagni hanno faticato nelle prime due partite del 2020 (6 punti comunque in cassaforte), vorrebbero ritrovare la facilità di gioco che li ha resi celebri. La Samp al contrario viene da 2 risultati utili consecutivi: in casa doriana è mancata sempre la continuità in questa stagione. I tifosi blucerchiati sperano nell’effetto derby romano, ma potrebbe non bastare. Qui le quote dell’incontro e le ultime sulle formazioni. 

 

Calendario Serie A, Napoli-Fiorentina

sabato 18 gennaio alle 20.45 

Questa è la partita che si avvicinerebbe più di tutte ad uno scontro tra club blasonati, se non fosse che Napoli e Fiorentina hanno incontrato enormi difficoltà nel girone d’andata. Tutte e due hanno cambiato allenatore, tutte e due si sono affidate ad ex centrocampisti – Gattuso e Iachini – per risollevare sorti e morale. Non solo: tutti e due i presidenti sono stati interventisti sul mercato: da una parte sono arrivati Demme e Lobotka, dall’altra l’attaccante ex Milan Cutrone: basteranno per cambiare una stagione fino ad ora deludente? Ecco le quote del match e le formazioni probabili (Lobotka non c’è, per dire).

 

Calendario Serie A, Milan-Udinese

domenica 19 gennaio, h 12.30

La partita, visibile su DAZN, ripropone il leitmotiv della Serie A da qui alla fine della stagione: riuscirà Zlatan Ibrahimovic a risollevare il Milan? La squadra di Gattuso incontra un’Udinese nel complesso in salute, reduce da una brutta debacle in casa della Juventus. Da una parte Gotti, l’allenatore che avrebbe tranquillamente fatto il secondo, dall’altra Ibra, che vuole esultare nel suo stadio e si paragona a Dio. Poi c’è un De Paul frizzantino, sempre bello da vedere.